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05 - Le mura di Finalborgo e Porta Reale (o Carretta)

Finalborgo conserva quasi integralmente la cerchia muraria medievale, intervallata da torri e nella quale si aprono le porte di accesso all'abitato. Secondo il modello difensivo di molti borghi liguri medievali di fondovalle, anche nel caso del Borgo del Finale, le mura si raccordavano su una torre posta più in alto, sulla collina del Bechignolo, che nel periodo spagnolo fu inglobata in Castel San Giovanni. Sulla base della tipologia delle murature, costruite con elementi in pietra irregolari, ciottoli fluviali e laterizi di reimpiego, la cinta attuale di Finalborgo è attribuibile alla metà del XV secolo, quando Giovanni I Del Carretto, dopo le distruzioni genovesi successive alla guerra del Finale (1447-1450), ricostruì in meno di due anni le mura dell'abitato e le porte di accesso. La cinta muraria è caratterizzata da un percorso di ronda dotato di merli, in parte tamponati in epoca moderna per ricavare delle fuciliere. A chi proveniva da Finalmarina, il Borgo si presentava con le possenti difese di porta Carretta, in corrispondenza del medievale "ponte dei pesci", il cui innesto si può scorgere ai piedi della grande torre che proteggeva l'ingresso all'abitato. L'accesso medievale nel periodo spagnolo fu sostituito dall'attuale arco di porta Reale, decorato da una finta architettura dipinta ottocentesca con lo stemma dei Savoia e l'immagine della Vergine, protettrice dell'abitato. Oltreppassata la porta ed entrati all'interno delle mura che racchiudono il borgo si giunge in Piazza San Biagio. Qui è stato sistemato un grande bassorilievo in marmo con uno stemma della famiglia Del Carretto sormontato da un cimiero. Lo stemma, originariamente collocato sulla vicina porta, è trionfalmente rappresentato sopra un carro trainato da due leoni. Esso simboleggia l'unione tra Giovanni I Del Carretto e Viscontina Adorno, le cui nozze avvennero nel 1451. Per alcuni tratti naturalistici e per la buona esecuzione scultorea, l'opera è attribuibile ad uno scultore lombardo attivo in Liguria intorno alla metà del Quattrocento. Da Castel Gavone proviene invece il capitello in Pietra di Finale decorato con uno stemma dei Del Carretto-Adorno e una testa maschile che si trova in prossimità del bassorilievo.