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La nascita della Paletnologia in Liguria: personaggi, scoperte e collezioni tra XIX e XX secolo

Convegno. Finalborgo, Museo Archeologico del Finale, 22-23 settembre 2006

La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria, il Museo Archeologico del Finale e la sezione Finalese dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, il DiSMEC - Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea dell’Università degli Studi di Genova, la Regione Liguria e il Comune di Finale Ligure hanno promosso, venerdì 22 e sabato 23 settembre 2006, a Finale Ligure (SV), un convegno internazionale sul tema “La nascita della Paletnologia in Liguria: personaggi, scoperte e collezioni tra XIX e XX secolo”.

L’incontro – organizzato da Andrea De Pascale, Conservatore del Museo Archeologico del Finale, da Angiolo Del Lucchese funzionario archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria e da Osvaldo Raggio, docente di Storia Moderna e Metodologia della ricerca storica presso l’Università di Genova, con la collaborazione di Elisabetta Starnini della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria – ha riunito oltre cinquanta studiosi, italiani e stranieri, che per la prima volta hanno tentato di ricostruire e ripercorrere quella rete di contatti e avvenimenti che, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, portò alla nascita della Paletnologia ligure.

Come noto in Europa la Paletnologia si affermò - nel terzo quarto del XIX secolo - con una cospicua presenza di naturalisti italiani, molti dei quali di origine ligure od operanti in questa regione.
Doveroso ricordare come nel 1865 a La Spezia, durante il Congresso dei Naturalisti Italiani, venne promosso il primo Congresso Internazionale Paletnologico dedicato allo studio dei gruppi umani vissuti contemporaneamente a faune estinte.
Fortemente legata alla geologia e alle scienze naturali, l’archeologia preistorica - in Liguria - mosse i suoi primi passi nell’ambito di ricerche condotte da studiosi afferenti ad altre discipline, o di amateur, che raccogliendo direttamente reperti, scambiandoseli reciprocamente, acquistando materiali di confronto sul mercato antiquario, andarono a formare importanti e vaste collezioni oggi in gran parte disperse e smembrate.
Un intenso intreccio di conoscenze che ebbe impulso tra i salotti culturali, i collegi religiosi, le accademie, le società di studio, la nascente università e intorno a figure di collezionisti e amministratori tesi a costruire un patrimonio museale pubblico.

L’incontro si è articolato in più sezioni.

La prima, volta ad inquadrare il panorama socio-culturale nel quale si sviluppò la Paletnologia con riferimenti alla situazione nazionale ed alcuni approfondimenti su quanto accadde nell’Italia settentrionale e nella Francia sud-orientale, ha visto la partecipazione – tra gli altri – di Giuliano Pancaldi (Università degli Studi di Bologna), Raffaele C. de Marinis (Università degli Studi di Milano), Alessandro Guidi (Università degli Studi di Verona), Giovanni Leonardi (Università degli Studi di Padova), Massimo Tarantini (Università degli Studi di Siena), Filippo Maria Gambari (Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte) e dei responsabili del Musée de Préhistoire Régionale de Menton e del Musée d’Anthropologie Préhistorique de Monaco.

La seconda, invece, ha mirato a focalizzare l’interesse sui personaggi e gli eventi connessi alla nascita della Paletnologia in Liguria, basandosi sull’acquisizione di dati inediti e documentazione di archivio recentemente rintracciata, oltre che sullo studio e la revisione delle collezioni di reperti sorte in tale epoca, con particolare attenzione diretta a comprendere la formazione e circolazione delle collezioni anche in relazione al loro uso didattico e pedagogico. Tanti i contributi di questa sessione, tra cui quelli presentati da Margherita Mussi (Università di Roma - La Sapienza), Luca Bachechi (Università degli Studi di Firenze), Roberto Maggi (Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria), Maria Cristina Bonci e Marco Firpo (Università degli Studi di Genova), Patrizia Garibaldi e Guido Rossi (Museo di Archeologia Ligure – Genova).

Tutti i contributi e i posters esposti durante il Convegno sono stati editi, nel Febbraio 2008, in un volume a cura di A. De Pascale, A. Del Lucchese e O. Raggio, pubblicato dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri come XV volume della Collezione di Monografie Preistoriche ed Archeologiche, che raccoglie pure un vasto apparato grafico comprendente numerose fotografie storiche, lettere e documenti d’archivio per la maggior parte presentati per la prima volta.

 

Info

Museo Archeologico
del Finale

Chiostri di Santa Caterina

I-17024
FINALE LIGURE BORGO (SV)

Tel.:

+39 019.690020

+39 351.7306191

E-mail:
info@museoarcheofinale.it

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